Il giovane personaggio alato irrompe nella scena volando. Davanti a lui una donna seduta su un leggio, probabilmente colta in un momento di preghiera. Si tratta dell’Annunciazione dell'arcangelo Gabriele a Maria. In questa illustrazione l'evento si svolge in un grande portico esterno alla casa di Maria e, al di là della staccionata, si intravede un paesaggio collinare. Nel cielo la colomba dello Spirito Santo è accompagnata da raggi luminosi. Questa illustrazione corrisponde al momento del testo in cui l'autore, Bartolomeo Meduna, racconta dell'annuncio a Maria della sua futura maternità. Le immagini inserite nella prima parte del testo, precedenti all'Annunciazione (12-13 [2] 4. 1;2;3;4;5;6) non erano coerenti con il testo. Probabilmente poichè la stamperia non aveva a disposizione dei legni specifici che rappresentassero gli episodi apocrifi della vita della Vergine e, non potendo farne di nuovi, attinse al repertorio iconografico veterotestamentario di una Bibbia in latino la cui genesi risale agli anni Quaranta del XVI secolo associando agli episodi le illustrazioni più affini dal punto di vista espressivo. Al contrario, da questo momento in avanti le immagini corrispondono al testo poiché gli episodi trattati sono presenti nel Nuovo Testamento. L'Annunciazione è narrata anche nel Vangelo di Luca ed è una presenza costante nell'arte religiosa per questo motivo verranno suggeriti solo alcuni confronti.
L’ambientazione nel cortile esterno dell’abitazione e la disposizione del leggio collocato nel lato opposto rispetto a quello a cui è rivolta Maria – come se fosse stata colta di spalle, all’improvviso – ricordano l’Annunciazione di Tiziano, realizzata nel 1557 per la Chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli. Un altro confronto deve essere effettuato con l’Annunciazione realizzata da Federico Barocci per la Cappella dei Duchi nella Basilica di Loreto. Sullo sfondo della delicata composizione baroccesca, è evidente la rappresentazione del Palazzo Ducale di Urbino che ha il compito di attualizzare l’immagine e di suggellare il legame dell’evento religioso con la famiglia Della Rovere.